Introduzione
L’appassimento dell'uva è un processo di disidratazione che, oltre ad aumentare la concentrazione degli zuccheri, provoca una serie di modificazioni alla fisiologia dell’acino ed allo sviluppo di agenti esogeni quali la Botrytis cinerea.
Il Processo di appassimento è stato sempre utilizzato per la produzione di alcuni vini tipici dolci quali il Passito di Pantelleria, il Recioto, la Malvasia delle Lipari, l’Amarone.
Recentemente, alcuni vini ottenuti da uve parzialmente disidratate in post- raccolta, stanno riscontrando un crescente interesse.
Impensabili eccellenti risultati si sono ottenuti a livello sperimentale vinificando uve tipiche della Sicilia (inzolia, catarratto, grecanico) che alla raccolta presentavano un basso grado zuccherino ed un modesto contenuto di estratti.
Le tecniche tradizionali
Una prima tecnica è quella dell’appassimento sulla pianta; si procede torcendo il picciolo sino a provocare l’interruzione del flusso di linfa verso il grappolo, impedendo così il proseguo della nutrizione. Altra tecnica ricorrente, utilizzata per grappoli vendemmiati, prevede la disposizione dei grappoli su graticci in ambienti ventilati. A questa pratica talvolta ne viene affiancata un’altra, finalizzata ad accelerare il processo di disidratazione, che consiste nel trattare superficialmente i grappoli con una soluzione alcalina per migliorare la permeabilità superficiale dell’acino.
I metodi tradizionali hanno un costo energetico nullo ma
La nostra esperienza
La Tecno Servizi, forte della lunga esperienza maturata nel settore della termodinamica e nell'applicazione di sistemi e tecniche innovative, ha realizzato diverse applicazioni di celle in atmosfera controllata delle quali alcune specificatamente utilizzate per processi di sovramaturazione, disidratazione o appassimento dell’uva.
Gli impianti realizzati prevedono la possibilità di regolare temperatura, umidità e ventilazione a valori ottimali per il trattamento del lotto.
Differenti valori termo - igrometrici possono essere selezionati in funzione delle caratteristiche iniziali del prodotto e del risultato finale che si desidera ottenere
Gli impianti, quando non utilizzati per i processi di asciugatura, possono essere adibiti a "cella di conservazione del prodotto fresco" o come "deposito di prodotto finito a temperatura controllata".
I ns. Impianti
Ogni impianto è frutto di uno scrupoloso progetto; durante questa fase si tiene conto del luogo di installazione e delle condizioni atmosferiche della località;per installazioni all’esterno, in località con forti spinte del vento, si utilizzano pannelli coibenti auto portanti; nel caso di zone sottoposte a forti nebbie saline si utilizzano pannelli in acciaio inossidabile protetti esternamente con speciali cicli di verniciatura.
La centrale di deumidificazione è realizzata con pannelli in alluminio; le batterie di scambio in rame//rame; la vasca di raccolta della condensa e il separatore di gocce in AISI 316
I componenti, la strumentazione, gli impianti idraulici ed elettrici di servizio sono accuratamente progettati e dimensionati per assicurare complessivamente una elevata affidabilità al sistema. Il controllo dell'impianto è affidato ad un PLC industriale collegabile a sistemi di supervisione centralizzati.
I risultati
Soddisfacenti e significativi risultati dagli impianti realizzati per la ditta Carlo Pellegrino presso lo Stabilimento di Pantelleria.
Due celle destinate alla produzione di uva passa, hanno conseguito ottimi risultati in termini di qualità del prodotto e tempi di lavorazione molto ridotti. I dati di processo possono essere così riassunti:
Ciascuna cella viene caricata con 330 q.li di prodotto fresco sistemato in 4.224 cassette raggruppate in 48 pallet; a fine ciclo di appassitura, della durata media di 10 giorni, si ottengono 100 q.li di uva passa e 230 quintali di condensa per una riduzione dipeso di circa il 70% rispetto al peso iniziale. Il grafico riportato mostra l’andamento del processo nel tempo
Altre applicazioni sono state realizzate nel 2006 per la produzione di vini dolci ad alta gradazione della zona di Pachino. Si è prodotto:
- Moscato di Noto utilizzando uva con grado Babo iniziale di 20,5 ; in un lotto di 45 Q.li dopo un ciclo di 96 ore di disidratazione si è ottenuto una riduzione di peso di 10 Q.li; dopo vinificazione si è prodotto un moscato con 9,89% di alcool e con un contenuto di 90 gr/lt. di zuccheri riduttori
- Nero d’Avola utilizzando uva con grado Babo iniziale di 19,5 ; in un lotto di 45 Q.li dopo un ciclo di 96 ore di disidratazione si è ottenuto una riduzione di peso di 10 Q.li; dopo vinificazione si è prodotto un vino con 16,5% di alcool e con un contenuto di 15 gr/lt. di zuccheri riduttori